Inizierei subito col dire che si tratta di una presenza importante nel panorama degli ortaggi. La Beta Vulgaris è un ortaggio, anche se a vederlo sulle nostre tavole pare piuttosto una verdura, poiché rassomiglia più a questa categoria. Infatti, della bieta vengono consumate le foglie, dunque la parte che emerge superiormente dal terreno.

Essa apporta al nostro corpo minerali fondamentali come il fosforo, di cui anche in altri articoli abbiamo parlato (ad esempio qui (arance), qui (polenta) e qui (ceci), il magnesio, entrambi presenti anche nel kiwi, il potassio, il fosforo e il calcio. Ciò significa che per chi soffre di anemia, la bietola è ritenuta un alimento “buono”. Si tratta di un alimento importante anche per la grande quantità di acqua che contiene.

Inoltre, la bietola è alleata dell’intestino in caso di infiammazioni e disturbi. Essa infatti svolge un’azione rinfrescante sull’apparato digerente, contribuendo così al superamento di problemi quali la stipsi, ad esempio.
Combattere la stitichezza.
Alcuni suggeriscono di cuocere le sue foglie cotte in acqua, tritarle e condirle con olio e sale.

Dal punto di vista delle difese, intendiamo quelle immunitarie, la bietola compie una funzione positiva in quanto fornisce al corpo umano vitamina C e vitamina A. Essa contribuisce, inoltre, a mantenere in forma l’apparato cardiovascolare.

Aiuta, poi, e ciò probabilmente possiamo rimandarlo al suo effetto rinfrescante, in caso di eczemi, di scottature, di emorroidi, attuando un’azione decongestionante e contribuendo a ridurre le infiammazioni.

Da notare che la bietola contiene una buona quantità di acido ossalico, un acido che si combina con il calcio, ed è dunque sconsigliata a chi soffre di calcoli renali.

Le calorie contenute nella bietola sono piuttosto basse, essa infatti ne contiene 25 ogni 100 grammi.

Ecco a voi una ricettina semplice per cucina la bietola.

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